Introduzione
C’è la Parigi imponente e regale dei palazzi sontuosi, dei grandi boulevards, degli Champs-Elisées, dove si svolgono le parate ufficiali, la Parigi stereotipata dei dépliant turistici, riproposta in milioni di guide e riviste, visitata da gruppi di persone che vengono canalizzate dentro a percorsi obbligati, la Parigi delle gioiellerie e dei profumi, dei vestiti firmati - le hautes griffes - dei negozi di lusso di Faubourg-Saint-Honoré. E c’è la Parigi discreta, insolita, poco frequentata, un po’ provinciale, dei quartieri che sembrano villaggi, delle impasses verdeggianti, dei piccoli musei poco visitati, del passato evocato attraverso mille segni. Per chi ci va per la prima volta, forse è d’obbligo recarsi a vedere Notre-Dame o la Tour Eiffel, passeggiare a Saint-Germain-des-Prés, ma per chi questi luoghi li ha già visti e non vuole trascorrere intere giornate alle Galeries Lafayette, per chi vuole sfuggire all’uniformità e al già visto, per chi ha la curiosità di scoprire posti meno conosciuti, questa guida può essere una fonte di ispirazione e di proposte.
Per il viaggiatore individuale che vuole fare scoperte, che non ha fretta, che ama passare il tempo a bighellonare, che alza gli occhi a guardare un frontone, il festone plissettato di un cornicione, i fronzoli di una facciata, che si ferma all’improvviso ad osservare il dettaglio di un portone, che è contento di perdersi nelle stradine lastricate e silenziose, nei cortili pieni di rampicanti, Parigi è una città ricca di tesori accumulati nel tempo, gelosamente custoditi e tramandati fino a noi per darci l’emozione di un viaggio attraverso i secoli e attraverso i continenti. A volte, questi tesori sono un po’ nascosti, ma non c’è bisogno di fare chilometri per trovarli. Spesso essi si trovano vicini a luoghi molto conosciuti, basta girare l’angolo per scoprirli, la città li disvela a chi ha la pazienza di cercarli. Per non parlare della rete di canali che si estende per 130 chilometri e che comprende numerose chiuse.
Il viaggiatore curioso, che vuole indagare il meno noto - come prevede il suo status - li troverà in gran quantità. Come ha scritto Louis Aragon, nel libro Le Paysan de Paris, (1926), sarà la luce dell’insolito a trattenere il saggio che sa interrogare e capire le ‘sfingi misconosciute’ che popolano la città.
Alcune indicazioni per coloro che pensano di aver visto tutto, per gli amanti delle vecchie pietre, delle residenze d’antan, degli spazi verdi nascosti e discreti, dei piccoli cortili celati dietro la facciata di un edificio moderno, di una galleria commerciale, delle mostre all'aperto, come questa dei vecchi aerei ultraleggeri...